SEC_ & Tricatiempo

La Tana (digital, 2020)

 

Released by Subincision Records

free streaming and digital download

 

 

 

 

SEC_: Revox tape recorder, feedbacks and small electronic devices

Stefano Costanzo: drums, bells, crotali, bowl, objects

 

Impro sessions recorded at KU Studio, Naples, on 1 April 2016.

Edited and mixed by SEC_

Cover art by Andrea Bolognino

 

Tracklist:
 

1. Riflessioni per cadaveri [bandcamp]

2. Tra l'orologio e il letto [bandcamp]

3. Tempo [bandcamp

4. Il resto indivisibile [bandcamp]

5. Machines like me [bandcamp]

6. Marvelous clouds [bandcamp]

 

"Ho costruito la tana e sembra riuscita bene. Dall'esterno è visibile solo un grosso buco, in realtà esso non conduce da nessuna parte... Ma non mi conosce chi crede che io sia un vigliacco e che costruisca la mia tana solo per vigliaccheria... Mentre vivo in pace nella zona più interna della mia casa, il nemico potrebbe avvicinarsi da qualche parte, scavando lentamente e silenziosamente. Non voglio dire che abbia un fiuto migliore del mio; forse sa di me altrettanto poco di quanto io so di lui... E non sono solo i nemici esterni a minacciarmi. Ce ne sono anche all'interno della terra. Io non li ho ancora visti, ma le leggende raccontano di loro e io ci credo fermamente... A quel punto non conta niente essere nella propria casa, in realtà si è nella loro casa… Ora però il fatto è che la tana in realtà – e nei momenti di emergenza non vi si bada, e invece bisogna badarvi anche nei momenti di pericolo – dà certo molta sicurezza, ma non abbastanza da far cessare una volta per tutte le preoccupazioni.... la mia roccaforte, che non può appartenere in alcun modo a qualcun altro, è mia a tal punto che alla fin fine qui posso tranquillamente ricevere dal mio nemico anche il colpo mortale... Certo, non mi potevo aspettare un nemico simile. Ma, a prescindere dalle sue caratteristiche, sta solo avvenendo qualcosa che avrei dovuto sempre temere, contro cui avrei dovuto sempre prendere delle misure: qualcuno si avvicina!"

(Franz Kafka)


"I have completed the construction of my burrow and it seems to be successful. All that can be seen from outside is a big hole; that, however, really leads nowhere… But you do not know me if you think I am afraid, or that I built my burrow simply out of fear… I live in peace in the inmost chamber of my house, and meanwhile the enemy may be burrowing his way slowly and stealthily straight towards me. I do not say that he has a better scent than I; probably he knows as little about me as I of him… And it is not only by external enemies that I am threatened. There are also enemies in the bowels of the earth. I have never seen them, but legend tells of them and I firmly believe in them… Here it is of no avail to console yourself with the thought that you are in your own house; far rather are you in theirs… Now the truth of the matter -- and one has no eye for that in times of great peril, and only by a great effort even in times when danger is threatening -- is that in reality the burrow does provide a considerable degree of security, but by no means enough, for is one ever free from anxieties inside it? My castle which can never belong to anyone else is so essentially mine that I can calmly accept in it even my enemy's mortal stroke at the final hour… But apart altogether from the enemy's peculiar characteristics, what is happening now is only something which I should really have feared all the time, something against which I should have been constantly prepared; the fact that someone would come".

(Franza Kafka)

 

 

 

REVIEWS

PACKAGING DETAILS